Le emozioni dei cani nel pensiero antico
Il problema delle emozioni dei cani parte da lontano… anticamente, filosofia e religione asserivano che il possesso delle emozioni riguardasse solo gli uomini, in quanto insieme al pensiero e alla volontà era qualcosa di associato al possesso dell’anima. Solo l’uomo possedeva l’anima e dunque era superiore agli animali, che non avevano quindi coscienza e sentimenti. Addirittura nel Seicento il filosofo Cartesio pensava ai cani come a una macchina programmata dalla natura, e il suo seguace Nicolas Malebranche scriveva che gli animali non provano piacere nemmeno a mangiare…Niente piacere, niende dolore, niente desideri, niente consapevolezze…praticamente giocattoli meccanici.
Le emozioni dei cani secondo i padroni di oggi
Oggi come oggi la situazione si è ribaltata e forse i cani sono stati anche troppo umanizzati….
Chi possiede un cane o chi comunque ha la possibilità di interargirvi, sicuramente penserà che sia ovvio che i cani provino emozioni. In fin dei conti quando il padrone rientra a casa cominciano a scodinzolare e a saltellare, dimostrando gioia; se lo si vede ringhiare è chiaro che sta provando emozioni negative….Nessuno negherebbe il contrario, ed anzi qualcuno attribuirebbe al cane proprio tutta la vasta gamma di emozioni umane. Perchè quando vivi a stretto contatto con un cane è come se fosse un membro umano della tua famiglia, impossibile pensare che non sia come noi.
Ma allora, perchè in tempi moderni il dibattito scientifico verte ancora oggi sul problema delle emozioni dei cani? Vediamo insieme le ultime ricerche.
I cani sono come i bambini
Studiando l’attività cerebrale dei cani gli scienziati hanno visto come, analogamente all’uomo, una certa area del cervello si attiva con delle emozioni positive. Inoltre certi ormoni associati alle emozioni sono presenti sia nell’uomo che nel cane, come per esempio l’ossitocina, che ci fa provare amore e affetto. Ma le emozioni che provano i cani sono abbastanza limitate. Per spiegarcelo, gli scienziati ci dicono di fare riferimento ai bambini.
I piccoli umani all’inizio della loro vita provano emozioni e sentimenti, ma non quanti quelle degli adulti; mano mano che crescono la gamma si amplia. Il cane in questo senso è paragonabile ad un bambino di 2 anni e mezzo, e quindi può provare: amore, gioia, rabbia, paura, disgusto, sofferenza, angoscia. Ma, al contrario di quello che potremmo credere, il cane non può provare vergogna, senso di colpa, orgoglio o disprezzo. Allora come mai quando per esempio lo rimproveriamo sembra proprio provare vergogna o senso di colpa mentre abbassa la coda e la testa? Semplicemente il cane ha paura, perchè avverte la rabbia del padrone e quindi teme aggressioni o punizioni: assume dunque una posizione di sottomissione per tutelarsi.
I cani sono empatici
Altra questione riguarda l’empatia. Secondo quanto emerso dagli studi scientifici, i cani riescono a percepire gli stati d’animo degli umani e se ne lasciano influenzare. Se il padrone è felice, il cane sarà gioioso, viceversa se il padrone mostra tristezza, il cane proverà stress e sofferenza e cercherà di dargli conforto, in virtù del suo senso di fedeltà e protezione.
Ecco perchè il cane sarà sempre il miglior amico dell’uomo!