Il gatto Bengala

bellissimo esemplare di gatto bengala

Storia del gatto Bengala

Il Bengala affascina e conquista; è una razza ibrida relativamente giovane, nata dall’incrocio tra un gatto domestico e un gatto leopardo asiatico (Prionailurus bengalensis). Un primo incrocio si ebbe nel 1889, ad opera dell’artista britannico Harrison William Weir, appassionato di gatti, ma la fondatrice e allevatrice ufficiale è l’americana Jean Mill, con studi universitari sulla genetica: agli inizi degli anni ’60 cominciò a lavorare su questo incrocio, che prese realmente piede negli anni ’70 con la sua collaborazione con lo scienziato William Centerwall, che nell’intento di rendere immuni dalla leucemia felina i gatti domestici incrociandoli con un esemplare di gatto leopardo asiatico, creò effettivamente l’allevamento moderno del gatto del Bengala.
All’inizio furono incrociate altre razze come l’Abissino, il Mau egiziano e l’American Shorthair, per perfezionarne l’aspetto e il carattere, rendendolo più docile verso l’uomo (i primi avevano un carattere selvatico nervoso).
Nel 1983 Il Bengala è stato ufficialmente riconosciuto dalla TICA (The International Cat Association).

Caratteristiche fisiche

Il gatto Bengala è noto per il suo mantello straordinario, con macchie a rosetta o marmorizzate. La maculatura può essere costituita da macchie a colore unico oppure da rosette bicolore. Il pelo è corto, brillante e soffice, dal colore arancio o dorato, giallo scuro o sabbia. La coda termina con una punta nera. Il mento, il torace, il ventre e le zampe hanno invece una colorazione chiara, che può andare dal crema al bianco.
In termini di dimensioni, è un gatto di taglia media. I maschi adulti possono pesare fino a 7 kg, mentre le femmine arrivano ai 5 kg. L’altezza è di circa 30 cm. Fisicamente sono molto muscolosi e atletici, con un corpo lungo.

Carattere e cure del gatto Bengala

Questi gatti sono noti per la loro intelligenza vivace e il loro comportamento energico. Sono curiosi, giocosi e amano l’acqua. Dunque avere un Bengala è molto impegnativo, vuole compagnia e non vuole annoiarsi, necessita di amici umani che lo assecondino nella sua indole, quindi richiede stimolazione mentale e fisica regolare per evitare la noia e i comportamenti distruttivi.

Per quanto riguarda la salute, è un gatto generalmente sano e in media vive fino ai 16 anni, ma come tutte le razze è soggetto a certe patologie, tra le quali:

  • cardiomiopatia ipertrofica (HCM), che determina l’ispessimento del muscolo cardiaco;
  • atrofia progressiva della retina;
  • sindrome del rene policistico;
  • deficit di piruvato chinasi (i globuli rossi vengono distrutti a causa di una carenza enzimatica, che porta all’anemia).

È dunque importante sottoporlo a regolari visite veterinarie, oltre che avere particolare attenzione alla sua dieta per mantenere la sua energia.
In conclusione, il Bengala è un compagno ideale per chi cerca un gatto attivo e affettuoso, che affascina con la sua bellezza esotica!